Il virus respiratorio sinciziale e la sua gestione

Il virus respiratorio sinciziale (RSV) è una delle principali cause di ricoveri dovuti a polmonite e bronchiolite. In specifiche popolazioni pediatriche ad alto rischio, palivizumab è attualmente l’unica immunoprofilassi (IP) disponibile per prevenire le forme gravi di RSV: in studi clinici randomizzati e ben controllati, il farmaco ha ridotto l’ospedalizzazione per RSV nei neonati ad alto rischio, compresi i prematuri. Tuttavia, l’American Academy of Pediatrics (AAP), nel 2014, ha smesso di raccomandare l’uso dell’IP nei neonati con RSV di età gestazionale oltre le 29 settimane, restringendo ampiamente la proporzione di pazienti pediatrici idonei a ricevere questa terapia. A questa decisione si è associato a un aumento delle ospedaizzazioni per RSV. 

D’altra parte, dopo aver esaminato le evidenze recenti, la National Perinatal Association ha raccomandato, nelle sue linee guida di pratica clinica del 2018, l’uso dell’IP per una popolazione pediatrica più ampia. Poiché sono di riferimento per i rimborsi assicurativi per l’IP nell’RSV, le raccomandazioni dell’AAP dovrebbero essere riviste per contribuire a mitigare ulteriormente l’impatto della malattia da RSV. 

Chatterjee A, Mavunda K, Krilov 
R.Infect Dis Ther 2021; 3:1-12
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33660239/

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